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firmare gli appelli on line per l'abolizione di questi ordigni, come quello di Amnesty International e di Intersos sul Libano, o donare il 5 per mille alla Campagna italiana contro le mine.
giovedì 30 novembre 2006
GAME OVER: i "PAPPAGALLI VERDI", armi di mutilazione di massa
sabato 25 novembre 2006
BYE BYE BUY: 25/11, GIORNATA DEL NON ACQUISTO
- Oltre al cercare, per la giornata odierna e in futuro, di ridurre per quanto possibile i consumi superflui, numerose iniziative sono attivate dai promotori della campagna, dall'ironico medicinale contro gli acquisti Decrescil, alle iniziative nelle varie città di Bilanci di giustizia, oltre al Buy Nothing Day Contest di Terre di mezzo, una concorso di "caccia alla pubblicità" di cui riporto qui sotto alcuni lavori, dalla parodia del catalogo Ikea-Iraq alla "Dove c'è Barilla c'è casa" con l'immagine di uno scatolone per senza tetto, per finire con le steli della "Mahlboro Country", sui rischi del fumo.
- La fondazione Banco alimentare onlus compie oggi l'annuale edizione della Colletta alimentare, iniziativa mediante la quale chi lo desidera può consegnare fuori dai punti vendita un pò di spesa, devoluto a chi ne ha bisogno, al personale della Colletta. La concomitanza con il Buy nothing day, ha spinto "La mia spesa per la Pace", a partecipare alla Colletta alimentare nei giorni precedenti il 25 novembre oppure ad effettuare gli acquisti il 25 novembre stesso, ma limitandosi solo alla merce da donare.
Fonti:
English Version (Abstract):
Today is the "Buy Nothin Day", an initiative that it pushes not to buy nothing all day long in order to say not to the economic system that damages the poor countries. A gesture more powerful than to break off the display windows of Mac Donald, because it removes to the multinationals their means of action: the participation and adhesion of the mass.
venerdì 24 novembre 2006
PER LA PACE #5: GLI STATI UNITI...DELLA COOPERAZIONE
- A numerose ONG si può versare il 5 per mille nella dichiarazione dei redditi firmando nel riquadro "sostegno del volontariato, delle organizzazione non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni", con il codice fiscale che trovate nei siti delle ONG stesse;
- gli Stati Generali della Cooperazione organizzano, per chi vive a Roma, il "Villaggio delle Comunità solidali", con stand, incontri, mostre e rassegne.
English Version (Abstract):
The Reunion of the NGO in Italy has expressed the necessity of the reduction of military expenses, investment in the poor countries and more attention to human rights. These objectives are caught up not only with more money to the international cooperation, but also changing to the social model of consumption and development, and eliminating the discriminations, why between peace and economic and social development there is one tightened tie.
martedì 21 novembre 2006
PER LA PACE #4: LA DISTRUZIONE DI MASSA DELLE ARMI
COSA POSSIAMO FARE:
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per quanto riguarda le armi, firmare la petizione online di controllarmi e abolitionnow
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per la salvaguardia dell'ambiente e il risparmio energetico, partecipare il 2 e 3 dicembre all'operazione che il wwf organizza nelle piazze italiane per sensibilizzare ed informare, generazione clima.
domenica 19 novembre 2006
PER LA PACE #3: RESISTENZA E CUSCINI
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mercoledì 15 novembre 2006
PER LA PACE #2: WANGARI & IL "PIANTARE SPERANZE"
E' in questa situazione che all'inizio degli anni '70, una biologa keniota, Maathai Wangari, con l'aiuto di gruppi di donne del popolo, senza alcuna conoscenza in materia, inizia a ripiantare gli alberi. Il movimento si espande, fino a divenire ufficiale, assumendo come nome nel 1977 "Green Belt Movement", il movimento cintura verde. La sua opera ha ripiantatato finora tra i 30 e 40 milioni di alberi in tutta l'Africa, incontrando anche l'opposizione, talvolta violenta, del governo e delle forze speculanti sulla deforestazione.
- Green Belt Movement
- Corriere della Sera 9 ottobre 2004
- Il Manifesto 10 ottbre 2004
- Tree is life: il progetto di riforestazione attivo in Trentino Alto Adige, cui si è ispirata Wangari Maathai
English version (abstract):
Kofi Annan, in his intervention in Nairobi on the climatic variations, has underlined the bond between climate and social development. It is example of it the "Green Belt Movement" of Maathai Wangari, a biologist that with other women has replanted in Kenya and in the whole Africa 40 million trees till now. Safeguard of the natural environment means in fact social and economic development and therefore peace: in fact many conflicts in the world are caused by the natural resources (think of iraqi oil). The maintenance, good management, exchanges and equitable access to the natural resources are the "preventive means", as Maathai says, for the peace.
lunedì 13 novembre 2006
PER LA PACE #1: YUNUS & IL MICROCREDITO
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Supportare il commercio equo e solidale, acquistando dalle botteghe presenti in ogni città, iniziando a partecipare il 25 e 26 novembre alle "colazioni eque e solidali" in 200 piazze italiane: per sapere dove nella vostra città e gli indirizzi delle botteghe di commercio equo e solidale, c'è il sito di altromercato.
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il messaggero, 11 novembre 2006
English version (Abstract):
The conferment of the prize nobel 2006 for the peace to Mohamad Yusuf, inventor of the micro credit, or of loans to poor, it strengthens the idea that peace doesn't mean only absence of war, but also to create conditions for the peace and for the social and environmental economic development, with a model of development from the lower part. What can we do? To buy from the shops of "equitable commerce and solidale" and to participate in their initiatives. for information, there is the web site altromercato.
domenica 12 novembre 2006
CHE STATE A FAO?
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firmare la cartolina per sollecitare il rispetto degli impegni per il 2015 da parte dei governi sul sito di chestateafao;
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sensibilizzare più persone possibili al problema, sui vostri blog o di persona;
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indirizzare il 5 per mille della dichiarazione dei redditi a enti non profit come actionaid, firmando nel riquadro "sostegno del volontariato, delle organizzazione non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni", inserendo il codice fiscale di action aid 09 68 67 20 153;
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fare un offerta, deducibile in sede di dichiarazione dei redditi.
Non costa nulla in fondo anche una di queste iniziative, sia in termini di denaro che di tempo.
"e chi abbia salvato la vita di un solo uomo, sarà come avesse salvato tutta l'umanità"
(Al-Mai'da, 5:32)
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Il Manifesto, 31 ottobre 2006;
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English version (abstract):
The relationship of the FAO 2006 report says that the promises of the governments to reduce of 50% within 2015 the number of the undernourished people of the poor countries has not been respected; you are enough to think that every 3,6 seconds a child starves. What can we do? To finance actionaid or to sign the postcard of chestateafao (the links are above in the section "Fonti").
sabato 11 novembre 2006
8 PER...100 & 100 PER TUTTI
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Il Corriere della Sera, 11 novembre 2006;
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La Repubblica, 11 novembre 2006;
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L'Unità, 10 novembre 2006;
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Adnkronos, 10 novembre 2006.
Ma quello dell'8 per mille è solo un capitolo degli investimenti pubblici alle spese belliche; anche la Finanziaria 2006 stanzia ingenti somme:
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l'articolo 57, comma 4, limita le assunzioni di personale a tempo indeterminato "nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al venti per cento di quella relativa alle cessazioni avvenute nell'anno precedente" esentando tuttavia da questa norma le "assunzioni di personale appartenente alle categorie protette e a quelle connesse con la professionalizzazione delle Forze armate";
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l'articolo 110, (Promozione della competitività nei settori industriali ad alta tecnologia) autorizza "contributi quindicennali di euro 40 milioni per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, da erogare alle imprese nazionali del settore aeronautico";
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l'articolo 113, (Fondo per le esigenze di investimento per la difesa) a finanziamento degli interventi a sostegno dell'economia nel settore dell'industria nazionale ad elevato contenuto tecnologico istituisce " un apposito fondo iscritto nello stato di previsione del Ministero della difesa, con una dotazione di 1.700 milioni di euro per l'anno 2007, di 1.550 milioni di euro per l'anno 2008 e di 1.200 milioni di euro per l'anno 2009, per la realizzazione di programmi di investimento pluriennale per esigenze di difesa nazionale, derivanti anche da accordi internazionali";
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l'articolo 187, (Fondo per le esigenze di Mantenimento della difesa e programmi di edilizia per le esigenze delle Forze armate) istituisce un fondo, "con la dotazione di 400 milioni di euro per l'anno 2007 e 500 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009 in conto spese per il funzionamento, con particolare riguardo alla tenuta in efficienza dello strumento militare, mediante interventi di sostituzione, ripristino e manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi, materiali, sistemi, infrastrutture, equipaggiamenti e scorte, assicurando l'adeguamento delle capacità operative e dei livelli di efficienza ed efficacia delle componenti militari, anche in funzione delle operazioni internazionali di pace. Il fondo è altresì alimentato con i pagamenti a qualunque titolo effettuati da stati o organizzazioni internazionali, ivi compresi i rimborsi corrisposti dall'Organizzazione delle nazioni unite, quale corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell'ambito delle citate missioni di pace, nonché da terzi per i concorsi prestati a titolo oneroso ai sensi dell'articolo 21 del regio decreto 2 febbraio 1928, n. 263. A tal fine non si applica l'articolo 1, comma 46, della legge 23 dicembre 2005, n. 266. [...] Per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009 è autorizzata la spesa di 20 milioni di euro da destinare al finanziamento di un programma straordinario di edilizia per la costruzione, acquisizione o manutenzione di alloggi per il personale volontario delle Forze armate";
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l'articolo 188 infine, (Autorizzazione di spesa per la partecipazione italiana a missioni internazionali) autorizza, "per ciascuno degli anni 2007, 2008 e 2009, la spesa di euro 1 miliardo per il finanziamento della partecipazione italiana alle missioni internazionali di pace", (lo stanziamento, deciso dal ministro degli esteri D'Alema, è automatico di 488 milioni a semestre). A tal fine è istituito "un apposito fondo nell'ambito dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze [...] Inoltre, "Lo stanziamento di cui all'articolo 9, comma 1 del decreto legge 31 maggio 2005, n.90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, è incrementato di euro 200.000 per l'anno 2007 e quantificato in euro 400.000 per ciascuno degli anni 2008 e 2009".
Ricapitolando, per gli anni 2006, 2007, 2008 la spesa bellica ammonta alla somma di 120 milioni al settore areonautico + 4450 milioni per "esigenze di difesa nazionale derivanti da accordi internazionali" + 1400 milioni per l' "efficienza dello strumento militare" + 60 milioni per edilizia militare + 3 miliardi di euro per la "partecipazione italiana a missioni internazionali di pace" + 1 milione di incremento.
Fare il totale con numeri così alti non ha molta utilità, più significativo invece risulta essere il fatto, sottolineato dal parlamentare Salvatore Cannavò, che con "soli" 100 milioni si potrebbero abolire i ticket della sanità. Non solo: le spese militari e delle attuali missioni in Libano, Afghanistan...raggiungono una somma pari a quella della Finanziaria 2006. Non c'è da stupirsi se l'Italia sia al 7° posto mondiale nelle spese militari con oltre 27 miliardi di dollari annui in valore corrente e 30 a parità di valore d'acquisto. E per trovare i soldi, come hanno documentato Cgil Cisl e Uil, la finanziaria 2006 prevede tagli alle spese sociali di 12,7 miliardi, che colpiscono soprattutto sanità ed enti locali, ovvero: servizi, posti di lavoro, oltre che aiuti ai paesi in via di sviluppo e alla cancellazione del debito.
Gli ultimi due dati, forse i più significativi: i 30 milioni annui stanziati per la cancellazione del debito dei paesi poveri si spendono in due settimane e mezzo per la missione militare in Libano. 780.000 milioni all'anno sono spesi in spese militari nel mondo: con 6.000 milioni si potrebbe ottenere l'accesso universale ai servizi sociali di base in tutti i paesi in via di sviluppo.
Fonti:
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Finanziaria 2006, articoli citati;
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Il Manifesto 19 settembre 2006;
English version (Abstract):
Giulia Maria Crespi, director of FAI, has declared that 80 millions of euros on the 110 destined to the restauration of the cultural goods and to the poor countries have been used for the Italian mission in Iraq. Besides, in the 2006 text of the financial bill, there are big appropriations to the military expenses and the missions to the foreign countries, money removed from service for the citizens and places of employment.
For close examinations, you go to the sites above-mentioned web.