lunedì 18 dicembre 2006

EMIGRAZIONE O EMARGINAZIONE? La Giornata internazionale dei Migranti tra diritti e repressione

Oggi, 18 dicembre, è la Giornata internazionale dei Migranti. 20 anni fa, il 18 Dicembre 1990, fu votata dalle Nazioni Unite la Convenzione internazionale per la protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, ma la Convenzione è entrata in vigore solo nel 2003, quando si è raggiunto un numero di stati sufficiente per la ratifica. E' da osservare che tra questi stati non ve n'è nessuno che appartenga alla UE, e l'unico che appartenga all'Europa è la Bosnia, la cui esperienza di migrazione seguita alla guerra civile ha spinto a comprendere il problema. Questo fatto non stupisce in considerazione alla luce di due dati: il rapporto annuale su razzismo e xenofobia del European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia (EUMC) che evidenzia come in Europa i casi di discriminazione e violenza razziale siano non solo numerosi, ma anche non documentati, per cui, come riportava un articolo dell'Unità sul tema "l'Europa è razzista e non lo sa"; inoltre, la difficoltà e lo "scarica barile" degli stati europei per firmare la Convenzione risiederebbe nella sua attenzione ai diritti dell'uomo in una prospettiva lata, che si riflette nella sua terminologia, in cui "nessun uomo viene definito clandestino e neppure irregolare. Qualcuno di noi potrebbe avere dei documenti che non sono considerati validi nello Stato in cui è ospitato" come afferma Manfred Bergmann, presidente del comitato antirazzista Durban Italia.
Rimane quindi un vuoto legislativo nella tutela dei diritti di persone che contribuiscono spesso in maniera determinante all'economia di uno stato, come ad esempio l'Italia, paese in cui, pur avendo conosciuto nel passato l'emigrazione, si registra il paradosso per cui senza immigrati sarebbe in recessione (secondo Luca Paolazzi su Il Sole 24 ore del 24 giugno 2001) ma il cui bisogno di lavoratori immigrati non trova risposta in una legge che ne regoli i flussi (articolo).
La recente protesta di Francesco Caruso e Haidi Giuliani, autoreclusosi nei CPT, i Centri di Permanenza Temporanea, per sollevare l'attenzione sul costante venir meno dei diritti in questi luoghi, non fa che confermare come accanto all'indispensabilità e alla necessità di tutelare il migrante come persona, sta la situazione per cui clandestino equivale a senza alcun diritto.
L'immigrazione oltre che una risorsa può certamente rivelarsi un problema, di sicurezza oltre che di integrazione. Ma i problemi vanno affrontati rintracciandone le cause ultime, non chiudendo una falla con muri contro l'immigrazione messicana al confine statunitense o con la repressione. All'apertura economica delle frontiere propria della globalizzazione, non può non accompagnarsi l'apertura delle frontiere da un punto di vista delle migrazioni, per disagio economico, per guerre, o mancanza di diritti: intervenire su queste cause è la soluzione dei disagi legati alle migrazioni.
Mettere muri per fermare le migrazioni o ghettizzare è come mettere una toppa sul tubo che perde: prima o poi la pressione dell'acqua la farà esplodere, come successo per le banlieues francesi poco tempo fa.
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Sui diritti dei migranti minori nei centri di detenzione, Amnesty International ha lanciato la campagna "Invisibili", per cui c'è un appello firmabile on-line per "chiedere alle istituzioni italiane di mettere fine alla detenzione generalizzata di bambini migranti e richiedenti asilo, di rispettare gli standard internazionali sui diritti umani, di approvare una legge organica sul diritto di asilo e di rendere trasparenti la gestione dei centri di detenzione e i dati statistici". Il 23-24 settembre si sono inoltre tenute le "Giornate dell'attivismo" Amnesty a sostegno della campagna.
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Info e fonti:
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English Abstract:
Today is the international migrant day: the migrations can be a resource but also a problem, to resolve in looking for their causes, that are poverty, wars... and not with repression and putting walls, like in the USA. The rights of the migrant go guaranteed like those of every person.

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