martedì 12 giugno 2007

I FURBETTI DEL QUARTIERE (ROSSO)

C'era una volta in cui gli attacchi alla magistratura facevano parte del repertorio ufficiale di Silvio Berlusconi, insieme allo spauracchio del comunismo. Altri tempi, ora tutta l'Unione si rivolta contro i giudici, rei di aver diffuso le intercettazioni sui complotti politici dietro alla scalata al gruppo UNIPOL e RCS - Corriere della sera. Il ministro della giustizia Mastella non esclude "l'invio di ispettori" per tutelare le "prerogative costituzionali dei parlamentari" in attesa che sia varata la nuova legge sulle intercettazioni. E ancora una volta l'intesa sulla condanna delle interecettazioni è bipartisan: il centrodestra, lungi dal strumentalizzare ulteriormente la questione contro i DS (le prime intercettazioni furono pubblicate da Il Giornale), prende le distanze dalla pubblicazione delle intercettazioni, anch'essi per la tutela dei parlamentari, dal momento che sono inquisiti anche parlamentari del centrodestra.
Emerge così una vicenda fatta di sotterfugi e complotti per impossessarsi di gruppi bancari e influenti quotidiani come Il Corriere della Sera a fini elettorali, in cui assumono primo piano i burattinieri D'Alema e Fassino, manovratori di pedine come Fiorani, Ricucci, Consorte, puntualmente inquisiti e in certi casi finiti pure dietro le sbarre.
Si ritorna così a citare il '92, gli avvisi di garanzia, la corruzione del sistema politico. E anche se, si sottolinea, non ci sono contenuti penalmente rilevanti per i politici intercettati, questa vicenda non è che, nelle parole di Lanfranco Turci, un "contributo all'ondata dell'antipolitica" che dimostra chiaramente una cosa: "l'incapacità del bipolarismo a gestire questo paese".

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